GOMBLOTTO!
Ero in fila fuori dall supermercato, e c'era questo tizio che cercava di convincermi che Bill Gates vuole usare il Covid per dominare il mondo.
La sua tecnica era astuta, perché dopo aver sostenuto ipotesi improbabili - davanti alle quali mi mostravo perplesso - lui aggiungeva "Guarda che è così. Mi puoi dimostrare che non è vero?", e io allora partivo con un ragionamento il più corretto ed esatto possibile, fornendo gli argomenti e le prove migliori, smontavo lo smontabile.
Allora lui rilanciava a un livello superiore, del tipo "eh, ma queste sono le informazioni che ha contribuito anche Bill Gates a far circolare, fa tutto parte del suo piano, perché", eccetera.
Dopo la terza volta che ho provato a ragionare, sempre nel modo più esatto e documentato possibile, ero stanco, spazientito e totalmente nelle sue mani, così ho cominciato ad usare la sua tecnica: gli ho detto che non potevo credergli, perché da come parlava sembrava proprio un rettiliano.
Allora lui si è messo a ridere, e ha detto che solo un pirla crederebbe a queste cose, i rettiliani non esistono.
"E certo: è quello che ti dicono di dire i rettiliani. Del resto mica siete scemi, voi lucertoloni. Anzi, c'è modo di entrare nella vostra organizzazione?".
Il tizio ha smesso di ridere, mi ha garantito di non essere un rettiliano, e mi ha pregato di non credere a queste fandonie, ma io ho insistito: "puoi dimostrarmi che non lo sei?".
Un po' stizzito, il tizio mi ha mostrato la sua pelle, i peli, un neo. "Pelle finta, dai, si vede se uno osserva da vicino. Però è fatta molto bene, bravi", gli ho detto.
Si è tirato su la manica, mi ha mostrato la cicatrice di un operazione alla spalla. Se fosse stato un rettiliano, i medici se ne sarebbero accorti, no?
"Certo", gli ho detto, "ma si sa che la sanità è nelle vostre mani: siete infiltrati nei settori chiave della società, malandrini. Dai, che devo fare per iscrivermi? Devo superare delle prove?".
A questo punto il tizio ha smesso di parlarmi per diversi minuti, poi è andato via.
Sono riuscito a gridargli "allora mi chiamate voi, eh!"
